INEOS, Egan Bernal verso il doppio appuntamento nel 2020: “Voglio tornare al Tour, ma mi piacerebbe anche fare il Giro”

Si preannuncia un autunno complicato in casa INEOS. La squadra britannica dovrà sbrogliare una matassa molto intricata per quanto riguarda i capitani dei Grandi Giri nel 2020. Se Chris Froome sembra ormai avere prenotato i galloni di leader per il prossimo Tour de France, restano da accontentare le ambizioni, non meno importanti, dei suoi compagni Geraint Thomas, Egan Bernal e del nuovo arrivo Richard Carapaz. L’ultimo Tour de France, forte anche di un’età ancora decisamente giovane, sembra essere quello più predisposto a fare un passo indietro, dedicandosi al ruolo di gregario a favore di Froome alla prossima Grande Boucle nella speranza di poter affrontare al massimo della forma invece il Giro d’Italia, senza però fare pressione alla propria squadra.

Il percorso del Giro è davvero speciale – ha confermato a Cyclingnews a margine del Saitama Criterium – Ci sono tre prove a cronometro, quindi diventa difficile per me specialmente con l’ultima all’ultimo giorno. Ma ci sono anche delle tappe molto lunghe, che mi piacciono, penso che siano importanti nel ciclismo. Inoltre ci sono molte salite lunghe. Penso che sia un percorso completo, prove a cronometro, tappe lunghe, salite lunghe. Mi piace molto“.

Il colombiano classe 1997 non chiude comunque le porte al Tour de France: “Certo, voglio tornare al Tour, ma mi piacerebbe molto anche fare il Giro” aggiunge, sottolineando come sia ancora tutto in fase di definizione: “Non voglio prendere una decisione ora o iniziare a pensare a una corsa, perché non penso che al momento sia una buona idea pensare ‘farò il Giro’o ‘farò il Tour’. Al momento, preferisco non pensarci“. Una decisione definitiva verrà presa a dicembre: “Sto riposando e preferisco godermelo piuttosto che pensare al prossimo anno”.

Se dovesse affrontare sia Giro che Tour, sarebbe per lui la prima volta del doppio appuntamento nel corso della stessa stagione: “Le ultime due stagioni ho preferito fare solo un Grande Giro, ma forse l’anno prossimo mi piacerebbe farne due. Dipenderà da come finirò il primo che faccio”. Afferma quindi che, in caso di accoppiata Giro-Tour, che la presenza in Francia dipenderà da come uscirà dal Giro: “Se esco molto stanco, forse non andrò al Tour. Ma se sono fresco… beh, non fresco, ma se sentirò di poter andare al Tour, per aiutare o forse per provare a fare classifica, sicuramente chiederò alla squadra di andare“.

Non è comunque sua intenzione sovvertire le gerarchie di squadra, anche se mette classici puntini sulle i: “Penso che Froome sia il migliore, ho grande rispetto per lui. Per me, sarebbe un grande onore aiutarlo a vincere il suo quinto Tour se sarà in una condizione migliore della mia“. Bernal conferma inoltre di essere in ottimi rapporti sia con Froome che con Thomas e Carapaz, escludendo la possibilità di faide interne: “Non possiamo cominciare a pensare ora su chi sarà il capitano. Alla fine, chiunque sarà il migliore sulla strada sarà il capitano del Team INEOS” conclude.

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